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VIOLA VALENTINO


Viola valentino
Viola valentino

Biografia

Viola Valentino, al secolo Virginia Minnetti, nasce nel comasco nel 1953. Si fa conoscere dapprima come indossatrice, aprendo in seguito una brevissima parentesi musicale nel ’68, incidendo con la produzione di Gino Paoli, il 45 giri Dixie. Nel ’71 sposa Riccardo Fogli, allora componente dei Pooh, un matrimonio che dura fino al ’92.

Nel ’78 Viola riapproda alla musica militando nel complesso dei Fantasy, composto fra gli altri da Toni Cicco de La Formula Tre. La produzione è di Giancarlo Lucariello, che, l’anno seguente con Renato Brioschi e Cristiano Minellono, decide di lanciarla col nome di Viola Valentino, affidandole Comprami, brano presentato per la prima volta all’Arena di Verona sul palco del Festivalbar. I riscontri eclatanti, e radiofonici e di vendita, sono immediati; di Comprami colpiscono vari fattori: in modo particolare il motivo orecchiabile e il testo audace e provocatorio al punto da scatenare la protesta delle femministe. Charmante, dotata di un carisma unico e di una bellezza mozzafiato, Viola canta Comprami come nessuna collega avrebbe mai potuto interpretare; il pathos creato dal personaggio, gravitando intorno ad una voce volutamente sussurrata, le vale infatti la prima posizione della hit parade a 45 giri, con quasi un milione di copie vendute fra Italia e Spagna.

Altra caratteristica saliente del successo di Viola Valentino durante la decade ’80, è dovuto a un fattore che accomuna parecchi artisti di quel periodo, il look, il look inteso non solo come bella presenza, ma altresì caratterizzato da tutta una serie di “riti” più o meno trasgressivi, dettati dalle mode e da strategie di mercato che contribuivano al successo di un artista: Rettore travestita da kamikaze, Loredana Bertè da pirata, Alberto Camerini da Arlecchino…

Negli anni Ottanta, cambiarsi e ricambiarsi d’abito anche in senso lato, non ultimo in una costante e creativa ricerca musicale, costituisce la bella (talvolta effimera) parte di una fulgida decade artistica. Sotto questo aspetto, Viola Valentino, come la definisce il critico musicale Borgna, è una cantante dalla trasgressività moderata e, in effetti, alle metamorfosi eccessive e camaleontiche di alcuni colleghi, la sua si contrappone a tinte pastello, caratterizzata da musiche e testi frizzanti che utlizzano un linguaggio giovanile, come in Sei una bomba (’80): ” Se mi sguardi sballo un po’…quello sguardo un po’ da fico dimmi non lo cambi mai”, e da una serie di abiti e di movenze figli di un passato nella moda, che la cantante “usa” anche grazie a un innato senso dell’estetica, evidente peraltro attraverso le sue scelte artistiche purtroppo nella prima fase della sua carriera talvolta manipolate dai discografici.

A febbraio 1981, in seguito all’uscita di altri due singoli di successo Sei una bomba e Anche noi facciamo pace, inclusi nel suo primo album Cinema (’80), la cantante esce con il 45 giri Sera coi fiocchi, sigla di chiusura di Domenica in, con cui si riconferma fra le primedonne dell’Italia canora anni’80; si immortala su due copertine di Playboy, tornando nella stagione estiva con Giorno popolare, un autentico ritratto dell’estate all’italiana.

Il 1982 segna il suo anno di debutto a Sanremo, con Romantici (400.000 copie vendute), brano che porta la firma di due autori storici: M.Fabrizio e G.Morra; una canzone che oggi impressiona per via di un testo proiettato in avanti nel tempo, che sembra la “fotografia” dei giorni odierni: “Che confusione di sbandati, di fantasmi organizzati, di macchine, nelle stazioni i viaggiatori che si inventano delle città per vivere. Signori fanno grandi affari rivendendo fuori le loro anime, gente che almeno ha sette vite e neanche fosse dinamite le fa esplodere..Il mondo è pieno di pirati giorni lunghi e disperati che uccidono… vecchi bambini che altro non siamo… che ci hanno dannati eppure ridiamo, ci porti via il diavolo a tutti quanti a noi romantici“.

In effetti, in una recente intervista rilasciata dalla cantante, Viola rammenta che nelle sue canzoni, oltre all’amore, c’è spazio anche per il sociale e, canzoni allegoriche come Romantici o le più attuali tratte dall’album Alleati non ovvi (fra cui due pezzi contro la violenza sulle donne), ce lo confermano pienamente. L’82 segna anche il suo debutto nel cinema, protagonista femminile del cult movie Delitto sull’autostrada, con Tomas Milian. Canta la colonna sonora del film scritta per lei dal poeta siciliano Vincenzo Spampinato, il brano si intitola Sola che, insieme a Comprami e Romantici, rappresenta certamente un cavallo di battaglia della cantante. Il grande successo ottenuto come attrice, la vede protagonista di altri due film. Nell’83 prende parte al suo ultimo Sanremo con Arriva arriva , un’originale canzone sulla malinconia “contrastata” ed esorcizzata dagli autori attraverso l’allegoria e da sonorità caraibiche, ma il brano, che musicalmente avrebbe potuto trovare più ampi e migliori sviluppi, non convince il pubblico, relegando l’artista alla terzultima posizione del Festival, un gradino sopra Vita spericolata di Vasco Rossi.

L’84 è l’anno di una nuova mise, in occasione di Saint-Vincent un Disco per l’Estate, Viola ci regala la sua più elegante performance, un pezzo senza tempo cantato e vestito di pathos e di grazia ai massimi livelli di espressione; si intitola Verso sud, l’autore è ancora una volta Spampinato, che le cuce addosso una raffinata lenta ballata dai sentori medio orientali, spaziando dai colori e dai profumi della Sicilia per ciò che concerne il testo, lasciando immaginare misteriose civiltà elleniche ed egiziane nei suoni. Le nacchere e un coro di voci lontane ne delineano perfettamente le caratteristiche.

Fra l’85 e l’87, la cantante incide altre canzoni per la CGD, rompendo il contratto nell’87 dopo la pubblicazione del singolo Devi ritornare. Ritenta Sanremo nell’85 con Addio amor, un tango che sarà costretta a lanciare senza mercato in un’estate invasa dalla dance straniera e made in Italy. Riprova nell’86 con Amore stella, brano all’ultimo momento affidato dai discografici a Donatella Rettore, nella versione di quest’ultima alquanto “festivalizzato”, a differenza della versione più classicheggiante di Viola, che lo pubblica per la prima volta nel 2006 in “Le mie più belle canzoni”, a distanza di ben vent’anni.

Gli anni ’90 vedono Viola interprete di Esisto, un bellissimo album d’autore firmato fra gli altri da Gianni Bella, Mogol, Grazia Di Michele, Marco Ferradini, e costantemente impegnata nella ricerca musicale e nella realizzazione di pezzi felicemente “curiosi”, da Probabilmente niente, un rap che nella maniera di cantare parrebbe simulare il coito, all’arabeggiante Estasi, fino a Dall’Atlantico a Napoli, brano scritto per lei da Dario Gay, in cui la cantante recita le dinamiche della vita difficile delle transessuali brasiliane.

Nel novembre del 2002, l’artista dà riprova del suo eclettismo attraverso il singolo firmato da Alberto Camerini, La surprise de l’amour, liberamente ispirato all’omonima commedia di Marivaux (XVIII sec.) che, a distanza di cinque anni, diviene uno spettacolo teatrale nel quale Viola recita e canta insieme a Stefano Sani, Leda Battisti e Manuel Casella.

La qualità, soprattutto nelle più contemporanee scelte della cantante, si esprime al meglio ancora una volta nel brano Barbiturici nel the, scritto appositamente per lei da Bruno Lauzi, ultima canzone composta dal grande cantautore genovese.

A partire dagli anni ’90 ad oggi, la voce della cantante, allenata a concerti e maturata anche attraverso le più disparate prove artistiche, si fa più “robusta”, giocata su tecniche espressive e su sfumature che ne rivelano un’artista di notevole spessore interpretativo.

Del 2009 è I tacchi di Giada, EP in cui vengono affrontati argomenti scottanti come la violenza sulle donne. Il 16 novembre 2010 esce l’albumAlleati non ovvi, extended version de I tacchi di Giada.

Il 17 maggio 2011 in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, esce una versione speciale di Domani è un altro giorno, brano che racconta la storia di un ragazzo gay picchiato da un branco omofobo, già contenuto nell’album Alleati non ovvi del 2010, e che per l’occasione viene riassunto in 4 differenti idiomi, attraverso un video pubblicato su youtube – preludio di un singolo finora mai uscito, in 4 versioni separate: in italiano (già pubblicato), francese, inglese e spagnolo -. Il progetto, atto a divulgare il più possibile questo messaggio antidiscriminatorio – nasce da un’idea di Alex Simone, con la collaborazione di Francesco Di Rienzo , con la produzione esecutiva di Luca Bonaffini e con Dario Gay alla produzione artistica. Il brano che ha ispirato il progetto di Simone, peraltro anche adattatore della versione in spagnolo Mañana es otro día, è stato scritto da Andrea Gallo. http://www.youtube.com/watch?v=9kO_HgBwyKc (Domani è un altro giorno)

L’8 giugno 2012 esce il singolo Stronza, firmato e prodotto da Germanelli e Mignogna, che anticipa l’uscita settembrina dell’EP Panna, fragole e cipolle. In meno di un giorno dall’uscita, il brano raggiunge la posizione n.29 della chart 200 singoli di iTunes. Anche Panna, fragole e cipolle si rivela un disco di notevole successo, trainato dai singoli L’unica donna e C’est la vie. A giugno 2013 esce il singolo D’estate, prodotto e firmato da Germanelli e Mignogna. Risale a dicembre 2013, l’uscita della raccolta Rose e Chanel, anche titolo dell’unico inedito del cd, che contiene numerosi brani della carriera dell’artista, alcuni ricantati in versione unplugged.


Novita

ALEXIA IN CONCERTO 28 SETTEMBRE Ore 21.30 MOJO ALCANTARA - PIAZZA MUNICIPIO

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