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ORIERTA BERTI


Orierta berti
Orierta berti

Biografia
Orietta Berti nasce a Cavriago (Reggio Emilia) nel 1945. Dopo una lunga gavetta fatta di studio ed esibizioni in vari locali dell’Emilia, partecipa nel 1961 alla sua prima manifestazione canora ufficiale: “Il disco d’oro”, indetta dall’ENAL di Reggio Emilia, e conquista il primo posto ex-aequo con un’altra debuttante destinata al successo, Iva Zanicchi. Fra i giurati c’è l’autore Giorgio Calabrese che propone la ragazza all’etichetta milanese Karim. I primi due 45 giri (“Non ci sarò” e “Se non ti avessi più”) passano del tutto inosservati. Ancora Calabrese porta la Berti in Phonogram, e nel 1963 esce il primo 45 giri per la Polydor, “Serenata suburbana” e “I nostri momenti”. Nei primi mesi del 1964, la Phonogram affida alla Berti la versione italiana di “Dominique”, una canzone di Jeanine Dekers, una suora belga che si cela sotto lo pseudonimo di Suor Sorriso, col quale ha già spopolato in gran parte del mondo, ma non in Italia. È il primo momento di popolarità per Orietta Berti, che dopo latri 45 giri nel 1964 partecipa l’anno seguente a “Un disco per l’estate” con un brano di Alberto Anelli dal titolo “Tu sei quello”, e vince la manifestazione. Vince poi anche il “Festival delle Rose” con “Voglio dirti grazie” e pubblica il suo primo album, con le canzoni di Suor Sorriso. Nel 1966 partecipa con successo al Festival di Sanremo concorrendo, in doppia esecuzione con Ornella Vanoni, con “Io ti darò di più” di Memo Remigi.
Altre manifestazioni (“Disco per l’Estate”, “Festival di Lugano”) e trasmissioni televisive (“Settevoci”, “Scala Reale”) consolidano la popolarità della Berti, che nel 1967 partecipa ancora a Sanremo con “Io, tu e le rose”, classificandosi al quinto posto. Nel 1968 ancora Sanremo (“Tu che non sorridi mai”), “Disco per l’Estate” (“Non illuderti mai”) e “Canzonissima” (“Se m’innamoro di un ragazzo come te”); nel 1969 ancora Sanremo ( “Quando l’amore diventa poesia”, in doppia esecuzione con Massimo Ranieri), Festivalbar e Disco per l’Estate (“L’altalena”) e “Canzonissima” (“Una bambola blu”).
Nel 1970, quinto Sanremo consecutivo (“Tipitipitì”), Disco per l’Estate (“Fin che la barca va”) e “Canzonissima” (“Ah, l’amore che cos’è”); niente Sanremo nel 1971, per una controversia fra l’etichetta discografica e l’organizzazione del Festival, ma la Berti non manca la partecipazione al Disco per L’Estate (“Via dei ciclamini”), alla “Mostra internazionale di musica leggera di Venezia” (“Ritorna amore”) e a “Canzonissima” (“Alla fine della strada”).
Il 1972 si apre con una delusione: il suo pezzo “Stasera ti dico di no” non viene ammesso al Festival di Sanremo. Con esso la Berti si classifica seconda al Disco per l’Estate, ed è poi alla “Mostra internazionale di musica leggera di Venezia”, con “Ancora un po’ con sentimento”. Esce quell’anno l’album più venduto della carriera discografica di Orietta Berti, PIÙ ITALIANE DI ME, raccolta di canzoni folk della tradizione italiana del ‘700, seguito l’anno dopo da CANTATELE CON ME, nella stessa vena.
Un 1973 in tono minore prelude al ritorno a Sanremo (dopo quattro anni di assenza) nel 1974, con “Occhi rossi (tramonto d’amore)”. In autunno, dopo la pubblicazione dell’album COSÌ COME LE CANTO (ultimo della fortunata trilogia folk), partecipa alla “Gondola d’oro di Venezia” con “La bella giardiniera tradita nell’amor”, presentata anche alle semifinali di “Canzonissima ‘74”.
Nel 1975 Orietta diventa mamma (di Omar) e pubblica EPPURE... TI AMO, raccolta di best-sellers internazionali rivisitati in chiave melodica. L’ano successivo pubblica ZINGARI..., con melodie della tradizione gitana e testi riscritti da Luciano Beretta.
Nel 1977 Orietta prende parte al film “I nuovi mostri” girando, per la regia di Ettore Scola, l’episodio “L’uccellino della Val Padana” insieme ad Ugo Tognazzi, e al film di Giancarlo Santi “Quando c’era Lui... caro Lei!”, una parodia sul fascismo con Paolo Villaggio, nel quale interpreta il ruolo di donna Rachele Mussolini.
Un altro lungo periodo di assenza dalla scene maggiori prelude al ritorno a Sanremo nel 1981, spiritosamente e polemicamente nella categoria “Nuove Proposte”, con “La barca non va più”; nella stessa categoria partecipa anche l’anno seguente con “America in”. Nel frattempo ha dato alla luce il secondo figlio, Otis.
Nel 1984 torna in tv partecipando alla trasmissione “Premiatissima ‘84” in onda su Canale 5, nella quale interpreta sei brani tratti dal repertorio di altri artisti tra i quali “Se stasera sono qui” di Luigi Tenco e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. A fine anno esce per la Ricordi il 33 giri LE MIE NUOVE CANZONI contenente otto brani inediti composti da Umberto Balsamo. Nel 1986 Orietta Berti è di nuovo a Sanremo con “Futuro”, e pubblica un altro album di inediti (ancora di Umberto Balsamo).
Nel 1989 esce l’album IO COME DONNA che chiude la collaborazione con Balsamo.
Il 1992 si rivela per Orietta un anno importante: dopo l’ennesimo Sanremo (“Rumba di tango”, in coppia con Giorgio Faletti) inizia un’intensa attività televisiva, come ospite fissa di trasmissioni di buona audience. Nel 1996 conduce l’edizione annuale di “Sanremo giovani”. Dal ’97 al 2000 Orietta è ospite fissa ed inviata speciale di “Quelli che il calcio”, programma sportivo condotto da Fabio Fazio. Nel 1999 fa parte del cast di “Sanremo notte”.
Nell’autunno del 2001 lascia la Rai per Mediaset entrando a far parte del cast fisso di “Buona domenica” (in cui rimarrà fino all'edizione 2005/2006). Nel 2003 pubblica EMOZIONE D'AUTORE, con canzoni di Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Riccardo Cocciante, Franco Califano, Lucio Battisti. Nel 2006 pubblica EXITOS LATINOS, in cui rivisita grandi successi latino-americani. Nel 2008 fa uscire SWING: UN OMAGGIO ALLA MIA MANIERA, in cui è accompagnata dall’orchestra di Sandro Comini.


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